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Scuola e Sanità: più libertà ed efficienza nel programma del centro destra

L’importanza della scuola viene ribadita nel programma politico del centro destra per le prossime elezioni, con il quale Berlusconi punta, in primis, al rilancio economico del Paese con la flat tax al 23%. Una scuola di qualità oggi crea dei professionisti che domani saranno in grado di inserirsi nel mondo economico del Paese, creando i presupposti per un solido sviluppo. Le famiglie devono essere libere di poter scegliere il meglio per i propri figli valutando la migliore offerta educativa. Il pubblico ed il privato devono poter viaggiare su binari paralleli, con appositi incentivi per la competizione tra le stesse. Le “anomalie e le storture” del Buono scuola dovranno essere abolite. Viene ribadita la centralità, nel processo formativo dello studente, del rapporto tra l’insegnante e l’allievo; i docenti più in gamba verranno valorizzati con un apposito sostegno all’aggiornamento ed alla meritocrazia. Al docente viene assicurato un ruolo centrale, basato sulla professionalità e sulla qualità del lavoro svolto. Verrà introdotto un sistema meritocratico, con incentivi per l’aggiornamento professionale. Il precariato non avrà più ragione di esistere e verrà progressivamente abolito. L’università italiana è un patrimonio nazionale e va rilanciata, deve tornare ad essere piattaforma primaria per l’informazione.   Un piano di edilizia scolastica riuscirà per la realizzazione di edifici efficienti, moderni e funzionali. In tutto il Paese, molti immobili adibiti a scuole necessitano di opere per la messa in sicurezza o la ristrutturazione delle aree di uso pubblico. Verrà sostenuto l’associazionismo sportivo, che verrà finalmente considerato strumento di crescita sociale. Parallelamente all’istruzione, il centro destra ha voluto includere nel programma alcuni punti relativi alla sanità pubblica, che i recenti governi stanno rendendo inefficiente a suon di tagli. Anche per la sanità, le famiglie dovranno avere la massima libertà di scegliere dove curarsi e, nel contempo, il governo incentiverà la competizione pubblico – privato, che porterà ad ottenere indubbi benefici. Il medico – il quale, come l’insegnante, verrà valorizzato con un sistema meritocratico – avrà la massima responsabilità nel rapporto con il paziente.
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Famiglia e lavoro nel programma politico del centrodestra

La centralità della famiglia e del suo ruolo di educatrice, quale “primo e fondamentale nucleo della società” sono tra i punti fondamentali del programma politico del centro destra, in vista delle prossime elezioni. In Italia, creare una propria famiglia, che possa educare ed introdurre i propri figli nella società, sta diventando una vera utopia, a causa di problemi legati a casa, lavoro, tassazione elevata. Il quoziente familiare consentirebbe di rimodulare con più precisione l’imposizione fiscale delle singole famiglie, in quanto correlato alla numerosità ed alle risorse della famiglia: in tal modo si abbatterebbe il carico fiscale che impedisce il proliferare di famiglie numerose. Altro punto chiave, il problema della natalità: il calo delle nascite nel nostro Paese è un fenomeno allarmante, da esaminare con estrema urgenza. Per risolvere tale questione, il centro destra propone un vero e proprio piano straordinario, con la concessione di asili nido gratuiti e assegni familiari più che proporzionali al numero dei figli. Oggi trovare un lavoro stabile – indispensabile per avere una serenità economica familiare – è diventato molto difficile, e le possibilità lavorative, specie al centro sud, sono estremamente ridotte. Il centro destra, con la proposta sull’introduzione della flat tax e di nuovi incentivi, mira a creare nuovi solidi posti di lavoro, gettando le basi per la costituzione di nuovi nuclei familiari. Il lavoro femminile va indubbiamente difeso: spesso le giovani mamme sono costrette ad abbandonare il loro impiego in quanto impossibilitate ad accudire i figli. Il programma prevede la tutela del lavoro delle giovani madri, la difesa delle pari opportunità e un riconoscimento pensionistico anche alle genitrici, che svolgono, da secoli, uno dei lavori più complessi ed impegnativi: quello di educare i nostri ragazzi, e prepararli per l’inserimento nella società. Altro caposaldo del programma, è proprio legato ai giovanissimi, ed alla loro evidente difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Il precariato non aiuta sicuramente a vivere bene, e a creare nuovi nuclei familiari. L’obiettivo deve essere dunque quello della piena occupazione per i giovani, attraverso stage e appositi percorsi formativi.