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I Pensionati non devono patire la fame, la soluzione nel programma di Forza Italia

I Pensionati non devono patire la fame, la soluzione nel programma di Forza Italia

Uno dei punti di maggiore interesse nel programma politico del centro destra è quello di proporre soluzioni al fine di porre rimedio alle difficili condizioni economiche in cui vertono oggi gli anziani. I pensionati di oggi sono ex lavoratori che hanno versato regolarmente i contributi per tutto l’arco della loro vita, ma si ritrovano a dover sopravvivere con una pensione da fame, vittime di una normativa pensionistica del tutto inadeguata. Già da tempo il Comitato dei Diritti sociali del Consiglio d’Europa ha manifestato il proprio disappunto, evidenziando come in Italia “l’ammontare minimo delle pensioni versate alle persone anziane è manifestamente insufficiente per una gran parte di loro perché si situa al di sotto della soglia di povertà”. Inoltre è stato rappresentato come “la questione delle pensioni minime, ma anche quella della mancanza di un approccio globale e coordinato per combattere la povertà e l’emarginazione sociale, sono due questioni che meritano una particolare attenzione da parte del Paese”. Tra i programmi delle diverse forze politiche che vengono proposti di questi giorni, quello di Forza Italia è indubbiamente il più attento alle condizioni economiche dei pensionati, mettendo in programma l’aumento a mille euro delle pensioni più basse. Berlusconi già nel 2001 ha lavorato per l’aumento degli assegni minimi ai pensionati a un milione di lire, del quale beneficiarono quasi due milioni di ex lavoratori. I requisiti necessari erano l’età minima di 70 anni ed un reddito personale – ad esclusione di quello derivante dall’abitazione principale – non superiore a 6,714 euro anni, incrementati dall’assegno sociale, nel caso di coniugi. Se i criteri fossero gli stessi anche per il 2018, il nuovo Governo dovrà stanziare 10 miliardi di euro. Un onere decisamente impegnativo, che dimostra la volontà di assicurare una vita dignitosa a tutti gli italiani che hanno lavorato duramente per tanti anni contribuendo in maniera determinante allo sviluppo economico del Paese.
Il programma del centrodestra convince gli italiani

Il programma del centrodestra convince gli italiani

I sondaggi più recenti mostrano come il centrodestra cresca ancora, acquistando la fiducia dei propri elettori, Il programma del centro destra convince fgli Italiani. Il merito è probabilmente quello di aver firmato un programma politico credibile, che viene percepito come più affidabile e di maggior qualità rispetto a quello di quello delle altre coalizioni. Secondo un recente rilevamento promosso dal Huffington Post, infatti, il centrodestra – con particolare riferimento all’ala moderata si rivela convincente, a danno dei diretti avversari, in particolare del PD che scende inesorabilmente al 22%. Particolare rilevanza viene dato al tema della politica economica, che si dimostra coerente e sostenibile, sostenuto da coperture credibili. L’idea del centro destra è sostanzialmente in contrapposizione con quelle di PD e Movimento 5 Stelle, in quanto basata su una profonda riforma strutturale. La Flat Tax rappresenta un importante punto di svolta per l’intero sistema fiscale, in quanto le famiglie avrebbero ben chiaro il livello di tassazione al quale andranno incontro e verranno incentivati a produrre più reddito. Inoltre, si allargherebbe la platea di potenziali investitori, così da assicurare la creazione nuovi posti di lavoro anche in aree del territorio ove la disoccupazione è molto alta. L’aliquota del 23% è una proposta intelligente ed estremamente pragmatica: il gettito fiscale si manterrà inalterato, autofinanziando la riforma. La pressione fiscale invece si ridurrà proporzionalmente con la crescita del reddito, con stime di un punto l’anno nel corso della legislatura, parallelamente alla spesa. La “pressione dello Stato” si ridurrebbe, aprendo le porte a nuove forme di investimento e all’aumento dei consumi. Se portata a termine, la riforma proposta è la migliore soluzione per ottenere il maggior rigore di bilancio, quindi è quella più vicina all’Europa. Nessuna categoria è stata trascurata: l’aumento a 1000 euro delle pensioni minime, più volte affermato da Berlusconi, potrebbe migliorare le condizioni di vita di tanti anziani costretti a sopravvivere percependo un reddito pensionistico davvero esiguo, dando nuova ninfa ai consumi.
Berlusconi è pronto a Governare elezioni 2018

Berlusconi è pronto a Governare, con ampi consensi anche dai leader Europei

Le recenti dichiarazioni di Berlusconi lasciano intendere grande sicurezza: nonostante la situazione politica manifesti incertezza, con forze politiche di sinistra, destra ed anche il M5S che tendono ad equivalersi, il gruppo di Centro Destra è quello più sicuro, compatto, pronto…Berlusconi è pronto a Governare. A Sinistra, la situazione appare disastrosa, con una possibile coalizione sempre più sfiancata e frammentata dal susseguirsi di sconfitte di Renzi all’abbandono di Grasso. Il Rosatellum richiede coalizioni strategiche: tuttavia, se la situazione politica si rivelasse particolarmente intricata, Berlusconi, con l’assenso del Quirinale, sembra essere disponibile ad una pausa istituzionale. Apparso in formissima nelle recenti apparizioni, Berlusconi ha risposto a Salvini, apparso furioso con FI per la mancanza di sostegno alla legge Molteni, che garantirebbe sconto di pena per i reati più gravi: Non dovete sopravvalutare i capricci di Salvini” ha voluto precisare il Cavaliere “quando ci si siede al tavolo è ragionevole e sa cambiare idea e non ho alcun dubbio sulla possibilità, come accadde con la Lega di Bossi dopo il primo momento nel ’94, di poter governare stabilmente per cinque anni“. Storicamente, Silvio Berlusconi è stato artefice di sorprendenti recuperi in campagna elettorale, trovando le giuste risposte alle situazioni politiche più complesse. Ha, ad esempio, volutamente mantenuto le distanze sulla vicenda che vede coinvolte le banche ed il sottosegretario Elena Maria Boschi, che sta scuotendo il PD: il ruolo del Cavaliere è in primis quello di evitare “toni strillati”, lasciandoli a M5S e Lega, che sicuramente non aiutano a creare stabilità politica del Paese. Inoltre, con la sua posizione moderata sulla vicenda, ha voluto creare un’immagine di responsabilità istituzionale e mandare messaggi tranquillizzanti all’Europa. I grandi leader europei ne apprezzano l’intelligenza politica e, nel recente incontro a Bruxelles per il vertice del Ppe e per la riunione del Consiglio europeo, ha ottenuto un’ottima accoglienza anche da Angela Merkel.