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Le vergognose dichiarazioni sul Disastro di Marcinelle: #stopinvasione

Durante la ricorrenza dell’anniversario del Disastro di Marcinelle, un incendio in una miniera in Belgio che costò la vita a 262 minatori, tra i quali ben 136 italiani. L’occasione di una sentita commemorazione si è però trasformata ben presto in sdegno quando la strage del 1956 è stata utilizzata impropriamente, nelle parole della Boldrini e di altre cariche dello Stato, come metro di paragone con l’attuale fenomeno dell’immigrazione. La polemica viene alimentata su Twitter dal Presidente della Camera Laura Boldrini:” L’Anniversario tragedia Marcinelle ci ricorda quando i migranti eravamo noi. Oggi più che mai è nostro dovere non dimenticare” Dure le parole anche del Capo dello Stato Sergio Mattarella: Generazioni di italiani hanno vissuto la gravosa esperienza dell’emigrazione, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d’origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza – ha detto in un passaggio – È un motivo di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell’Unione Europea“. Anche il Ministro degli Esteri Angelino Alfano ha voluto, esprimere lo stesso pensiero: La tragedia di Marcinelle ci dà ancora oggi la forza di lavorare per un’Europa più coesa e solidale, come l’avevano immaginata i padri fondatori – scrive Alfano in un passaggio – Un’Europa che trae origine e sostanza dal genuino spirito di fratellanza fra i suoi popoli. Un’Europa che sappia fornire una risposta condivisa, unitaria e partecipe alle grandi emergenze dei nostri giorni. Mi riferisco in particolare al flusso continuo di migranti disperati che oggi, come allora, cadono troppo spesso vittime“.   Parole decisamente forti, e sostanzialmente fuori luogo: improponibile paragonare l’emigrazione italiana con la fuga di migranti dal nord Africa.   Gli Italiani sono un popolo che ha saputo soffrire, che si è rimboccato le maniche emigrando per lavorare nei posti ove c’era tale possibilità. Gli Italiani lavoravano in condizioni proibitive e vivevano in condizioni disperate, senza alcun diritto, semplicemente per portare qualche soldo in tasca alle proprie famiglie.  L’attuale fenomeno degli immigrati richiedenti asilo ha saputo solo riempire strutture alberghiere di persone che ora sono in giro a gironzolare senza meta, chiedendo elemosina solo per passare il tempo, creando problemi di ordine pubblico al cittadino. I nostri concittadini chiedevano lavoro e pane, non cellulari, alberghi comodi e connessioni ad internet. Nessun italiano è stato mai mantenuto all’estero come i profughi degli ultimi anni.   Con dichiarazioni del genere, si infanga la memoria di tanti eroi nostrani che hanno contribuito, con il loro sacrificio, a creare un’Italia migliore.