Ucraina, la Guerra Geopolitica tra Stati Uniti e Russia

Mi è stato offerto di ricandidarmi alla carica di primo cittadino, anche se sarò tra le file dei “Fratelli d’Italia” nelle prossime elezioni europee, in rappresentanza di Piemonte Lombardia, Liguria e Valle D’Aosta. Mi inorgoglisce pensare che io possa, ancora una volta, essere presente al Parlamento Europeo a Strasburgo per rappresentare la mia gente. Le mie esperienze da eurodeputato ed esperto di politica estera, mi hanno convinto a rimettermi in gioco. C’è davvero tanto lavoro da fare: Le situazioni drammatiche di alcuni dei popoli dell’est Europa, che ho avuto la fortuna di visitare durante i viaggi nella mia esperienza europea, mi hanno fatto riflettere molto. Ho deciso pertanto di dedicare un libro, unitamente ad Antonio Parisi, che testimonia gli interessi che la politica internazionale coltiva sull’Ucraina. Ucraina la guerra geopolitica Nel libro “Ucraina, La guerra geopolitica tra Stati Uniti e Russia”, edito da Historica Edizioni , proviamo a mettere a nudo una cruda realtà che non tutti conoscono a fondo, che evidenzia l’inefficacia delle istituzioni europee. In slavo antico, Ucraina significa “confine”. Oggi, questo territorio è ancora un’area di frontiera tra l’Europa occidentale e la Russia; ed è qui che, ancora oggi, si gioca un’importante partita a scacchi tra l’UE, Gli Stati Uniti, la Nato e la Russia, con una tensione che è palpabile. In Ucraina si denotano due diversi sentimenti nazionalistici, che alimentano uno stato di odio/amore nei confronti della Russia, creando due diverse identità nazionali. Gli interessi in gioco sono altissimi: è davvero scandaloso, ad esempio, che tre cittadini stranieri, georgiani ed americani, siano diventati ministri del governo ucraino ottenendo la cittadinanza un giorno prima delle loro nomine. Non dimentichiamoci che la questione Ucraina ha danneggiato, economicamente, anche l’Italia, a causa di mancati rapporti commerciali che avrebbero dato giovamento alle nostre imprese. Si tratta di mancate esportazioni con i Paesi Russi, o della perdita di commesse commerciali con aziende operanti in quei territori. La nostra presenza in Europa, deve partire proprio dall’analisi di queste problematiche, di cui i media, purtroppo, non parlano molto.

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