L’Isis minaccia Roma, lancia un appello ai lupi solitari per colpire l’Italia
Ancora una volta l’ISIS mette nel mirino il nostro Paese, invitando i cosiddetti “lupi solitari” a colpire gli obiettivi strategici della nazione. L’allarme è stato lanciato dall’associazione americana Site che da tempo effettua un vero e proprio monitoraggio sull’attività jihadista online.
A pochissima distanza dal devastante attentato di Barcellona, sul canale Telegram dei terroristi, veicolo di distribuzione anonimo di informazioni e messaggi, è stata lanciata una vera e propria dichiarazione di guerra, con un’immagine raffigurante un uomo che imbraccia un’arma guardando un monumento molto simile al Colosseo. La scritta in basso, tradotta, riporta: «devi combatterli o muwahhid», dizione che in arabo indica un salafita o un sunnita integralista. Inoltre, sullo stesso canale veniva comunicato apertamente che «dopo la Spagna e la Russia, il prossimo obiettivo è l’Italia».
Oltre agli elementi raccolti da Telegram e dai social network, sono tanti i segnali che dimostrano come il nostro Paese sia un evidente bersaglio: l’Espresso ha recentemente pubblicato alcune intercettazioni telefoniche, legate ad un’inchiesta americana sull’attentato di Manchester. Le stesse evidenziavano la volontà di Mido, giovanissimo jihadista arrestato quattro mesi fa, che chiede, parlando con un americano di Dallas, se «sia arrivato il momento di attaccare l’Italia».
Alcuni membri dell’antiterrorismo sono convinti che nel nostro Paese non sia ancora arrivato il momento degli attentati in quanto rappresenta un territorio “d’ingresso” verso l’Europa, e pertanto costituisce un’ottima base logistica per i militanti jihadisti. Tuttavia, la “tregua” potrebbe avere le ore contate.
Fino ad oggi, l’Italia consentiva l’accesso ad un numero molto alto di musulmani, con possibilità, per eventuali attivisti e combattenti, di infiltrarsi sui barconi. Per assurdo, una eventuale azione dell’Italia nel voler tamponare le migrazioni, o limitare l’azione delle Ong, potrebbe accrescere l’odio nei confronti del nostro Paese.
Chiari riferimenti all’Italia compaiono già dall’aprile 2016, quando in un video dal titolo “Combatteteli, Allah li punirà attraverso le vostre mani” i terroristi hanno inserito proprio il Colosseo.