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possibile integrazione e tolleranza con islam?

È possibile integrazione e tolleranza con l’Islam?

Sta riscuotendo un buon successo, l’evento che ho promosso a Rivarolo Canavese, con l’«Officina delle Idee e del pensiero», una serie di incontri organizzati con diverse personalità della politica, della cultura e dell’arte, prossimo ospite Magdi Cristiano Allam con cui discuteremo se è possibile l’integrazione ela tolleranza con l’Islam. Sarà sicuramente avvincente il prossimo convegno con la presenza di Magdi Cristiano Allam, giornalista e politico egiziano naturalizzato italiano. Con Magdi siamo amici di vecchia data ed abbiamo avuto modo, in passato di collaborare attivamente nell’attività politica del Parlamento Europeo. È sicuramente una persona colta e fuori dal comune, un grande oratore in grado di fornire opinioni e riflessioni schiette e sincere. Cos’è davvero il Corano? Nell’incontro, Magdi presenterà il suo nuovo libro, “Il Corano senza veli”. Il Corano è il testo sacro dell’Islam, ma non tutti lo conoscono davvero a fondo. Anzi, è probabilmente uno tra quelli meno conosciuti. Basti pensare che i musulmani, che attualmente sono oltre un miliardo e mezzo, non conoscono integralmente il Corano e non sanno interpretarlo appieno. Ne “Il Corano senza veli” viene offerta al lettore una importante chiave di lettura, permettendo a chiunque di poter leggere e conoscere, in maniera semplice, i testi del libro sacro che tanto spaventa l’occidente. È possibile l’integrazione tra Occidente e mondo musulmano? Il nodo della discussione dell’incontro con Magdi sarà quello dell’integrazione dei musulmani nella società occidentale, confrontandoci con i dettami del Corano che esorta i fedeli musulmani a combattere contro ebrei, cristiani, adulteri, omosessuali fino a spingere l’intera umanità ad essere sottomessa al dio pagano Allah. È dunque possibile l’integrazione con l’Islam? Quello dell’integrazione è davvero un tema scottante, e rappresenta uno dei grandi dubbi che il mondo occidentale sta vivendo in questi anni difficili dal punto di vista sociale ed economico. I dubbi possono essere davvero molti: l’identità religiosa e culturale dell’Europa può accettare una religione che condanna apertamente ebraismo e cristianesimo come eresie? Come si può accettare la volontà di sacerdoti cristiani che volutamente trasformano chiese in moschee? Esiste davvero un Islam “moderato” che accetta, come sta facendo il mondo cattolico, l’esistenza e l’autorevolezza delle altre religioni? Il terrorismo islamico trova davvero fondamento nel corano? È ora di dire basta alle supposizioni. E di conoscere a fondo l’Islam L’integrazione con il mondo islamico è la soluzione o il problema? A questa, e ad altre domande, io e Magdi proveremo a dare risposta. L’incontro è previsto per il prossimo Mercoledì 30 maggio, alle ore 21,00, nell’ambito de l’Officina delle idee e del Pensiero, a Rivarolo Canavese, presso il Teatro Parrocchiale, Oratorio San Michele, via Fiume 15.

Ci vediamo a Rivarolo Canavese il 30 Maggio, con l’amico Magdi Cristiano Allam affronteremo un tema chiave…l’integrazione: soluzione o problema?

Pubblicato da Fabrizio Bertot su martedì 8 maggio 2018
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L’Isis minaccia Roma, lancia un appello ai lupi solitari per colpire l’Italia

Ancora una volta l’ISIS mette nel mirino il nostro Paese, invitando i cosiddetti “lupi solitari” a colpire gli obiettivi strategici della nazione. L’allarme è stato lanciato dall’associazione americana Site che da tempo effettua un vero e proprio monitoraggio sull’attività jihadista online. A pochissima distanza dal devastante attentato di Barcellona, sul canale Telegram dei terroristi, veicolo di distribuzione anonimo di informazioni e messaggi, è stata lanciata una vera e propria dichiarazione di guerra, con un’immagine raffigurante un uomo che imbraccia un’arma guardando un monumento molto simile al Colosseo. La scritta in basso, tradotta, riporta: «devi combatterli o muwahhid», dizione che in arabo indica un salafita o un sunnita integralista. Inoltre, sullo stesso canale veniva comunicato apertamente che «dopo la Spagna e la Russia, il prossimo obiettivo è l’Italia». Oltre agli elementi raccolti da Telegram e dai social network, sono tanti i segnali che dimostrano come il nostro Paese sia un evidente bersaglio: l’Espresso ha recentemente pubblicato alcune intercettazioni telefoniche, legate ad un’inchiesta americana sull’attentato di Manchester. Le stesse evidenziavano la volontà di Mido, giovanissimo jihadista arrestato quattro mesi fa, che chiede, parlando con un americano di Dallas, se «sia arrivato il momento di attaccare l’Italia». Alcuni membri dell’antiterrorismo sono convinti che nel nostro Paese non sia ancora arrivato il momento degli attentati in quanto rappresenta un territorio “d’ingresso” verso l’Europa, e pertanto costituisce un’ottima base logistica per i militanti jihadisti. Tuttavia, la “tregua” potrebbe avere le ore contate. Fino ad oggi, l’Italia consentiva l’accesso ad un numero molto alto di musulmani, con possibilità, per eventuali attivisti e combattenti, di infiltrarsi sui barconi. Per assurdo, una eventuale azione dell’Italia nel voler tamponare le migrazioni, o limitare l’azione delle Ong, potrebbe accrescere l’odio nei confronti del nostro Paese. Chiari riferimenti all’Italia compaiono già dall’aprile 2016, quando in un video dal titolo “Combatteteli, Allah li punirà attraverso le vostre mani” i terroristi hanno inserito proprio il Colosseo.