reddito di cittadinanza

Reddito di cittadinanza, così non va

Le idee dell’attuale Governo non finiscono mai di stupirci: i recenti litigi per la questione Venezuela, ha messo per l’ennesima volta in risalto i differenti punti di vista di Di Maio e Salvini, incapaci di rendere stabile un esecutivo così da poter lavorare per il bene del Paese. Hanno finito per danneggiare la nostra immagine politica anche agli occhi dei tanti connazionali che vivono in Sud America, e la questione è ancora lungi dall’essere risolta.

Il cavallo di battaglia del Movimento Cinque Stelle, il reddito di cittadinanza, ha finito per creare incertezze e dissensi anche tra coloro che potevano, in qualche modo, sostenerlo. È il caso, ad esempio, dei Sindacati, che richiedono a gran voce modifiche sostanziali al decreto: adottando la scala di equivalenza indicata, si creano infatti pericolose iniquità che colpiscono, in particolar modo, le famiglie più numerose. Inoltre, secondo l’Ufficio Parlamentare di Bilancio, il provvedimento non toccherà ad un quarto delle famiglie tra le più bisognose. La Caritas, ha lanciato un vero e proprio allarme, in quarto il reddito di cittadinanza escluderà dal beneficio tutto coloro che, senza fissa dimora, si trovano sempre più ai margini della società, evitando di “salvare” tutti coloro che non hanno la residenza in Italia da almeno dieci anni, ma che vivono in una realtà di profondo disagio sociale. La lista dei dissidenti è molto lunga, e sono numerosi enti ed organizzazioni che hanno manifestato ufficialmente le proprie perplessità sui singoli aspetti della misura.

Insomma, un gran caos, se consideriamo che il numero dei richiedenti potrebbe, in un futuro ormai prossimo, aumentare esponenzialmente a causa di nuove domande presentate da tutti coloro che, nel frattempo, hanno perso il posto di lavoro, o preferiscono mantenerlo “in nero” provando a eludere i controlli.

Sicuramente il reddito di cittadinanza non rappresenta la migliore soluzione per combattere l’esclusione fiscale e, a farne le spese, saranno i più bisognosi.

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