Di Maio Conte

La politica e i dilettanti allo sbaraglio

Oggi la politica italiana deve poter dare risposte concrete ed immediate ai grandi problemi della nostra nazione, riproiettandola nell’Europa dei grandi. Purtroppo, però, l’attuale esecutivo non perde occasione di mostrarsi inadeguato e, a tratti, imbarazzante. A livello internazionale, i grillini non hanno perso alcuna occasione per mostrarsi di disaccordo sui temi più disparati, (immigrazione, caso Acquarius). Sulla posizione per la Tav, è assolutamente irreale proporre un’analisi costi benefici che mostri danni per 7 miliardi e benefici per uno soltanto: significa volersi prendere gioco degli italiani. In merito alla questione Venezuela, il M5S ha sostenuto Maduro, per poi ritrovarsi in uno stato di estrema confusione. Questo Paese deve essere libero di andare al più presto a libere elezioni, guidate da Juan Guaidò. Con la Francia, la politica grillina è stata capace di creare una vera e propria crisi diplomatica, con la sua presa di posizione a favore del movimento dei gilet gialli. Oltre ad essere una nostra “vicina di casa”, il Paese del presidente Macron è membro dell’UE come lo siamo noi, e rappresenta uno dei principali importatori dei prodotti italiani. Dunque, creare situazioni di attrito per motivi che, in fondo, ci riguardano davvero poco si rivela estremamente dannoso e privo di ogni possibile logica. Il Governo italiano non può prendere una posizione ufficialmente favorevole in merito alle proteste violente del movimento francese dei gilet gialli: il ministro dell’interno Francese Cristophe Castagner ha manifestato “indignazione e disgusto” per la serie di brutalità perpetrate a Parigi durante le recenti manifestazioni. Difendere ufficialmente i gilet gialli vorrebbe intendere essere contro Macron e contro il governo francese. Sulla questione francese si sono rivelate inoltre molto poco dignitose le giustificazioni che il premier Conte ha posto ad Angela Merkel, e la lettera di “umili scuse” che il PD ha inviato ambasciatore francese, relativamente al comportamento del governo italiano: il PD deve rappresentare l’Italia, e non può sicuramente schierarsi contro. Le gaffe del vicepremier Di Maio e del suo partito non si fermano qui: in una lettera al quotidiano francese Le Monde, ha infatti riferito[2] della Francia come un Paese dalla “tradizione democratica millenaria” dimenticando che fino al 1789 era una monarchia. I casi eclatanti di gaffe e figuracce non finiscono certo qui: tra i più assurdi, sicuramente quello del ministro delle infrastrutture Toninelli, che soltanto qualche mese fa ha già dato per pronto e trafficato il tunnel del Brennero, quando invece sarà pronto soltanto tra almeno otto anni. Purtroppo non si tratta di refusi o semplici gaffe: dichiarazioni affrettate o imprecise, prive di una logica di Governo, vanno a minare l’azione politica e la credibilità internazionale del Paese. L’ironia sui social, per eventi come questo, non nasconde una evidente incapacità di portare a termine un’efficace azione di Governo, specie nella politica internazionale. L’Associazione Rousseau, presieduta da Davide Casaleggio, incassa 1,2 milioni di euro l’anno come obolo obbligatorio da parte dei parlamentari del Movimento 5 Stelle: tali fondi hanno come fine quello di poter tenere “lezioni di recupero, ripetizioni di economia e corsi accelerati per candidati ed eletti”. Un vero e proprio corso e-learning per politici, fortemente voluto dai grillini, utile a “rimettersi in riga” ed evitare sviste clamorose, che continuano purtroppo a susseguirsi. Purtroppo, quando si eleggono politici immaturi può succedere anche questo: tutti ai corsi di recupero, e sotto con lo studio. Nella speranza comunque che presto gli elettori comprendano l’importanza di scegliere tra candidati politici che una preparazione tale da poter rappresentare degnamente il Paese e lavorare degnamente per il presente ed il futuro degli italiani.

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