evento Bertot

Vi aspetto Lunedì 25 febbraio, per parlare di Europa

Un interessante evento per il prossimo 25 febbraio, deciso per commentare e far conoscere alcuni tra i più importanti avvenimenti europei che si sono susseguite in questi ultimi anni, e di come questi abbiano  esercitato la propria influenza a livello nazionale ed internazionale. Un punto di partenza, per poter sapere chi siamo e dove stiamo andando. E, soprattutto, per gettare le basi per poter creare un’Europa migliore, per noi e per i nostri figli. Le esperienze maturate a livello internazionale (sono stato deputato europeo per Forza Italia ed osservatore internazionale, con diverse esperienze nei Paesi dell’est europeo), mi hanno dato la possibilità di esplorare punti di vista assolutamente inediti per l’Italia. In “Ucraina, La guerra Geopolica tra Stati Uniti e Russia”,  del quale sono co-autore (l’opera è stata scritta a quattro mani con il grandissimo Antonio Parisi, vero esperto di storia e politica italiana ed internazionale), ho voluto approfondire una delle situazioni più controverse tra i rapporti politici europei e quello dei principali partner internazionali, vale a dire Usa e Russia. Non vuole essere un mero elenco di eventi che si sono susseguiti nel tempo, ma piuttosto emergono degli aspetti che quasi nessuno ha mai considerato: l’Unione Europea è infatti una delle cause che ha acuito il conflitto su questa terra di frontiera tra Europa occidentale e Federazione russa. Pertanto, l’UE non fa niente per farlo cessare e, anche il programma “Eastern Partnership” che aveva tentato di estendere, attraverso un patto di cooperazione, è stata la causa che ha determinato le gelosie da parte della Russia. L’economia italiana soffre: nessuno conosce però in maniera approfondita il conto che sta pagando l’Italia per la vicenda delle Sanzioni alla Russia, adottate anche per la destabilizzazione dell’Ucraina. Si sono avute pesanti ricadute, che hanno interrotto i tanti collegamenti economici con questo Paese, causando danni al settore turistico, al lusso, al settore meccanico ed agroalimentare. Troppo spesso le istituzioni non collaborano con le aziende in maniera adeguata, e a pagare il conto, purtroppo, sono le imprese nostrane, anche quelle più sane, la cui mancanza stabilità mette a rischio migliaia di posti di lavoro. Altro tema da discutere, quello della sovranità popolare, che è spesso una vera chimera anche in Paesi dove dovrebbe essere ormai consolidata: l’Ucraina vive una situazione estremamente controversa, con una corrente filoeuropea ed una basata sull’orgoglio nazionale della Russia della politica di Putin. Va affrontato, in tal senso, anche il ruolo del magnate Soros. Soros e il suo network costituiscono un polo di grandi artefici della situazione socio-politica di tutto il mondo: nei dossier trapelati qualche anno fa si è parlato di come Soros abbia influenzato le elezioni europee del 2014 e di come abbia elargito finanziamenti ad associazioni non governativi di tutto il mondo, anche in Italia. Il magnate sponsorizza il partito democratico di Ilary Clinton, e centinaia di uomini politici praticamente ovunque. È a causa di Soros che gli Stati Uniti vengono spesso considerati come una sanguisuga e non un vero faro di libertà e democrazia. Le lettere di Soros, speculatore multimilionario, inviate al Presidente Ucraino, saranno argomento di interessante approfondimento: si tratta infatti di tre interessanti documenti che aiutano a farci capire chi tiene le fila della strategia occidentalista a Kiev. Una prima epistola, risalente al mese di dicembre 2014, è indirizzata a Poroshenko e al Primo Ministro Yatsenyuk. Nella lettera al Presidente dell’Ucraina, Soros racconta delle pressioni da lui fatte sull’Unione Europea (Juncker e Tusk) e sul Fmi (Lagarde) per concedere ulteriori aiuti all’Ucraina “che ha bisogno di un pacchetto finanziario più grande dei 15 miliardi di dollari attualmente previsto per mantenere il tenore di vita a un livello tollerabile”. Un secondo documento, risalente al mese di marzo 2015, quando il famoso finanziere e filantropo espressione della tecnocrazia illuminata, delinea la “strategia globale a breve e medio termine”. Lo scenario dipinto è delirante: se l’Ucraina crolla, Putin diventerebbe un pericolo per l’intera Europa. Per questo, è importante aiutare la “nuova Ucraina” attraverso una doppia strategia: militare (in carico agli Stati Uniti) ed economica (in carico all’Europa). C’è anche una terza lettera, inerente una vera e propria analisi militare. Il libro analizza anche il fatto, pressoché scandaloso, dei tre cittadini americani e georgiani che sono diventati ministri del Governo ucraino, assumendo la cittadinanza ancora prima di essere nominati. E, infine, una curiosità riguardante il fatto che la canzone “O Sole mio” è stata scritta proprio in Ucraina. Vi aspetto il prossimo lunedì 25 febbraio alle 19:00 a Ivrea, nei locali de “L’aquila nera” di Tony Cuomo in Corso C. Nigra 5. Accorrete numerosi.

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