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Salvini – Di Maio, quanto ancora può durare?

Il Governo è ai titoli di coda? Salvini, ormai, non nasconde il proprio dissenso nei confronti di Di Maio, e dell’intero Movimento che, come dice il vicepremier in una intervista a La Stampa,” cambiano idea troppo spesso“, “anche sulla flat tax, sull’ immigrazione o sulle autonomie“. La tensione è evidente anche nelle parole dei diretti collaboratori, come il vice capo della segreteria di Di Maio Massimo Brugani, e rispecchia una realtà che oramai è impossibile nascondere. Il dissenso che era evidente, ma che inizialmente poteva solo leggersi tra le righe,  tra i due principali partiti di Governo, si è oggi concretizzato in vere e proprie dichiarazioni, che preannunciano la mancanza di accordi di maggioranza e la possibile caduta del Governo. “Mi sono imposto un atteggiamento da buddista” ha dichiarato Salvini, nel tentativo di arginare la crisi. “Lavoro e non rispondo alle provocazioni e agli insulti che sono pressoché quotidiani. Resisto perché la gente in piazza mi chiede di andare avanti, di pensare al fisco, ai disabili, alla sanità. Alle cose concrete, insomma“. Una situazione destinata, a breve, ad evolversi. I grillini sembrano cercare, a tutti i costi, lo scontro su ogni proposta, ma con la crisi non sarebbe possibile, secondo la Lega, mantenere le promesse fatte agli italiani. Come rappresenta il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, in una sua recente intervista, «Lega e Cinquestelle sta cannibalizzando quel poco di speranza che restava in Italia», e le elezioni europee «saranno una cartina di tornasole sulla quale si rifletterà il bilancio politico di questa esperienza che sta arrivando agli sgoccioli tra i due partner di governo» La crescita di Fratelli d’Italia, confermata dai sondaggi più recenti, conferma l’impegno patriottico del partito, in difficoltà a confrontarsi, specie all’inizio, con la Lega, con la quale condividiamo parte del programma politico. Oggi, la gente ha compreso le nostre idee ed il nostro impegno è proprio quello di affiancare Salvini nella riuscita delle tante proposte che attualmente ristagnano a Palazzo Chigi. L’entrata di Fratelli d’Italia nel governo potrebbe offrire alla Lega quel supporto necessario a portare avanti le idee politiche necessarie a far ripartire il Paese. Il fondo monetario e le Agenzie di rating prevedono un periodo difficile per l’economia italiana. “La flat tax non c’ è ancora come l’abbiamo pensata, ma non mollo di un millimetro nonostante i Cinque Stelle – precisa Salvini – I nostri ministri stanno facendo cose eccellenti. Penso alla scuola, dove abbiamo appena firmato un accordo con gli insegnanti che sembrava impossibile. O alla lotta alla burocrazia che sta facendo la Bongiorno“. Sarà fondamentale la tornata elettorale delle elezioni europee. In primis, per dimostrare all’UE che siamo vivi e che sappiamo farci valere, difendendo le nostre idee. Ma anche la nostra economia nazionale, e la nostra produzione nel mondo, vero nodo da sciogliere per far ripartire le imprese italiane. Ricordiamoci che il made in Italy è un’eccellenza da difendere e salvaguardare: l’agricoltura italiana si è rinnovata grazie alla tecnologia e specializzata nelle produzioni ad alto pregio, con l’Italia che è diventato oggi il primo Paese in Europa per la produzione agricola. A questo si aggiungono le posizioni di leadership nel settore manifatturiero, con le straordinarie rivoluzioni del design nell’arredo, nella moda, nel lusso, e gli ottimi risultati raggiunti nella tecnologia meccanica, nella farmaceutica, nell’agroalimentare. La tutela del made in Italy prevede che l’Italia debba rimanere un Paese produttore e non solo “trasformatore”: la centrale del Latte di Alessandria, ad esempio, utilizza latte 100% italiano; al contrario, le aziende italiane che acquistano, ad esempio, olio dalla Tunisia, non creano prodotti che possono definirsi completamente italiani. La qualità e l’eccellenza dei nostri prodotti deve partire dalla produzione, e non solo dalla semplice trasformazione.

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