Fiuggi, i migranti uccidono il turismo

C’era una volta la tranquilla cittadina di Fiuggi, ove i 10mila residenti e gli esercenti del luogo hanno saputo sviluppare il settore turistico fino a renderlo uno delle più importanti risorse locali. Le terme, conosciute e rinomate in tutto il mondo, sono affiancate da boschi affascinanti e dal lago di Canterno, che dista soltanto pochi chilometri. Nella regione Lazio, Fiuggi è seconda solo a Roma per numero di strutture ricettive presenti sul territorio. Con la crescita del turismo, poi, hanno saputo svilupparsi anche il piccolo artigianato, la produzione della ceramica, la ristorazione di prodotti tipici. Nell’ultimo anno, tuttavia, il settore sta iniziando a precipitare: dopo gli anni della crisi economica che, dal 2008, hanno ridotto il numero di presenze in tutta la Ciociaria e il turismo termale, è sorto il recente problema dell’immigrazione di extracomunitari, ospitati in alcune strutture della zona. Dati alla mano, come hanno di recente evidenziato Il Giornale ed altre testate giornalistiche, l’afflusso di migranti ha ridotto l’afflusso turistico. Il malcontento di albergatori, residenti e villeggianti è evidente: l’associazione Federalberghi Fiuggi ha protestato contro il numero eccessivo di migranti ospitati, fuori dai parametri previsti per legge di 2,5 extracomunitari per ogni 1.000 abitanti ed ha chiesto, comunque in maniera pacata, la possibile ridistribuzione. Proprio a Fiuggi, lo scorso mese di Luglio, una donna è stata costretta ad abbandonare la casa di proprietà perché il condominio è stato utilizzato, in maniera improvvisa, per ospitare oltre cinquanta migranti, tutti di sesso maschile! Il problema di ordine pubblico è evidente: senegalesi, nigeriani e gambiani ed altri extracomunitari vengono lasciati alla deriva, a passeggiare tra piazze e parchi (spesso chiedendo l’elemosina) senza essere coinvolti in nessuna iniziativa sociale, alcun corso di italiano, alcun progetto di inserimento. Oltre a Fiuggi, il medesimo dramma è vissuto anche a Salsomaggiore, una volta conosciuta per essere la città delle terme e di Miss Italia, e da altri piccoli centri turistici sparsi sull’intero territorio, soffocati dall’incuria di chi ci governa, e trasformati in città dormitorio prive di regole.

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