violenza degli immigrati in Italia

Violenza degli immigrati in Italia

In discussione il rapporto tra ordine pubblico e immigrazione, i fatti gravi di violenza degli immigrati in Italia, stanno creando disagio nella gestione della questione immigrazione. Mentre si avvicinano i giorni delle prossime elezioni, l’ennesimo episodio di violenza, collegato al fenomeno migratorio in Italia, trova posto sulle prime pagine dei giornali. A Lampedusa, cinque magrebini – identificabili quasi certamente in tunisini ospiti dell’hotspot dell’isola – avrebbero tentato lo stupro di una donna 50enne, nella propria abitazione, sulla strada che porta al centro accoglienza. La vittima, capendo ciò che stava per accadere, ha iniziato a gridare chiedendo aiuto e minacciandoli con un bastone, costringendo i cinque alla fuga. Da giorni il Sindaco di Lampedusa denuncia la mancanza di sicurezza sull’isola, incapace di garantire il normale ordine pubblico. Si segnalano diversi furti e molestie, tutti effettuati dai tunisini. Ed episodi simili, purtroppo, trovano riscontro su fatti accaduti in diverse città della penisola. Sono in molti a criticare la correlazione tra ordine pubblico e immigrazione, additandola come valutazione xenofoba e priva di fondamento. Tuttavia, le statistiche evidenziano come il problema immigrati sia strettamente connesso con il numero dei reati commessi nel Paese. Il GIORNALE ha riportato, soltanto qualche giorno fa, come quasi la metà dei detenuti nelle carceri della Capitale arriva da altri Paesi, ma di molti tipi di reati sono gli stranieri a detenere il record: il 55% dei furti con destrezza è loro”.  Si parla di sfruttamento della prostituzione e pornografia (51% del totale dei reati contestati), estorsioni (45,7%), furti in abitazione (45%) e ricettazione (41,3%). Il dato è sconcertante, se consideriamo che i cittadini stranieri in Italia sono solo l’8,3% della popolazione, ma realizzano quasi la metà delle principali attività criminali sul territorio. Si parla ormai di “specializzazione etnica” delle attività criminose: mentre i georgiani sono dediti abitualmente ai furti nelle case, i rumeni sono principalmente interessati alle clonazioni dei bancomat. La politica abbia il coraggio di analizzare questi dati, e di prendere atto che è davvero necessario prendere seri provvedimenti.

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