Stranieri, immigrati ed episodi di violenza

Stranieri, immigrati ed episodi di violenza. Non siamo razzisti, ma realisti

Da Nord a Sud, episodi di violenza a carico di immigrati testimoniano come, spesso, il binomio immigrati ed episodi di violenza rappresenta un’emergenza con la quale siamo costretti a confrontarci. Spesso, luoghi strategici come stazioni ferroviarie o terminal di bus, frequentate da cittadini e studenti, diventano “terra di nessuno”, colonizzati da folti gruppi di stranieri che bivaccano, vendono privi di autorizzazioni e commettono piccoli reati.  La scorsa settimana, l’arresto di uno spacciatore gambiano nei pressi della stazione ferroviaria di Monza ha scatenato l’inferno: il criminale ha opposto resistenza, e gli agenti di polizia sono stati circondati da una ventina di immigrati che hanno iniziato a minacciarli e spintonarli. Ci sono voluti i rinforzi per poter riportare la calma e permettere ai poliziotti di svolgere il loro lavoro. L’operazione ha consentito di effettuare tre arresti, a fronte di sei agenti finiti all’ospedale; il gambiano, in possesso di dosi di hashish e marijuana, ha preferito patteggiare la pena ed è stato rilasciato. A Palermo si registrano episodi di violenza a carico di parcheggiatori abusivi stranieri contro coloro che non intendono pagare: una donna è stata palpeggiata da due parcheggiatori rumeni, poi datisi alla fuga, poiché il marito aveva avuto la forza di reagire al tentativo di estorsione negando di pagare questo fastidioso “pizzo” per lasciare l’automobile in un parcheggio. abbiamo decisamente un problema prepotente dell’immigrazione illegale. Dal Nord al Sud del Paese, episodi simili sono all’ordine del giorno. Gli stranieri, privi di lavoro ed emarginati socialmente, spesso sono costretti a vivere di espedienti, a danno dei cittadini. Quando va bene e non commettono reati, sono nei parcheggi dei supermercati, ad elemosinare in metropolitana, a lavare vetri al semaforo. Uno studio statistico sull’aumento del tasso di criminalità commessa dagli immigrati è stata consegnata da tempo al ministro dell’Interno Marco Minniti; non è il caso di strumentalizzare i risultati, ma il peso della criminalità straniera è evidente. Il 55% dei furti con destrezza è commesso da cittadini stranieri, così come il 51,7% dello sfruttamento della prostituzione e della pornografia minorile. Il 45,7% delle estorsioni, il 45% dei furti in abitazione e il 41,3% delle attività di ricettazione. Ha ragione anche Papa Francesco, quando condanna i politici che fomentano paura parlando di immigrazione e razzismo, ma il compito delle istituzioni è quello di individuare i problemi e reprimerli, perché accusare di razzismo chi condanna l’escalation violenta legata degli immigrati rappresenta una visione miope e buonista di un pericoloso fenomeno che sta lentamente trasformando la nostra vita sociale.

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